Petizione per Lifta
Traduzione a cura di Stefano Ferrari

Il pittoresco villaggio palestinese di Lifta si trova sulle pendici di Gerusalemme Ovest, a valle dell’autostrada per Tel-Aviv. Lifta e’ stato abbandonato dopo che l'invasione delle forze irregolari Hagana con il sostegno della Banda Stern ha espulso l'ultimo dei suoi abitanti palestinesi nel 1948 durante la pulizia etnica della Palestina.

Si e’ trattato di un evento che ha cambiato la natura del luogo e di tutta la regione: decine di case sono state distrutte, le rovine di molte delle quali fanno ancora parte del paesaggio.

Lifta è considerato da molti come un esempio raro di architettura rurale palestinese,  con strade strette allineate con le pendici delle montagne intorno ad esso. Le sue forme cubiste sono una manifestazione meravigliosa della maestria degli artigiani palestinesi della pietra, che sono stati costruttori ed abitanti di queste case.

Oggi Lifta è in essenza una città fantasma immobile nello spazio e nel tempo e rimane deserta nonostante il fatto che la maggior parte della sua popolazione palestinese risieda tuttora nelle comunità circostanti e le autorità israeliane rifiutano di permettere il loro ritorno nel loro villaggio di origine.

La citta’ di Gerusalemme ha ideato un piano per trasformare Lifta in un intervento di edilizia di lusso ad esclusivo uso della popolazione ebraica e reinventare la sua storia nel processo.

Il progetto, chiamato Piano 6036, è stato sviluppato da due studi di architettura: G. Kartas - S. Grueg e S. Ahronson, come parte della pianificazione locale di Gerusalemme. Il piano è stato presentato presso il Comune di Gerusalemme il 28 giugno 2004 ed è stato approvato da un comitato regionale.

Nel 2005 diversi gruppi hanno sollevato obiezioni al piano. Tra questi ricordiamo Bimkom (centro alternativo per la pianificazione israeliana) e rappresentanti del Comitato regionale per l’ organizzazione e la costruzione dell’ area Al-Quds di Gerusalemme.

Punti fondamentali:

• I Palestinesi, abitanti originari di Lifta,  la loro memoria collettiva, il loro esilio e il loro desiderio di tornare a Lifta non sono menzionati o presi in considerazione nella stesura del Piano 6036.

• Lifta nel suo stato attuale coglie il momento della distruzione della vita palestinese nel 1948. I suoi 3.000 abitanti originari sono fuggiti - per lo più a Gerusalemme Est e la zona di Ramallah. Tuttavia, a differenza di molti dei 530 villaggi palestinesi e dele città conquistate e distrutte durante la guerra del 1947/48, alcune delle case di Lifta rimangono quasi intatte, ancora deserte ed i loro abitanti dichiarati ‘ufficialmente’ trasferitisi altrove.

• Le serie di circostanze hanno posto Lifta in una posizione unica: i suoi abitanti originali sono ancora esuli nei Territori Occupati e nella zona di Chicago, con il desiderio che le ingiustizie perpetrate nel 1948 vengano riconosciute e riparate.

• In Israele progetti come questo sono spesso impiegati per costruire una narrativa nazionalista,  ignorando le profonde contraddizioni tra la pianificazione a scala urbana e regionale ed i fondamentali diritti umani che inevitabilmente derivano da tali iniziative.

• L’esempio di Lifta ci pone di fronte ad un luogo dove il progetto di una trasformazione nazionale comporta la cancellazione della memoria di un altro popolo, come si evince dal Piano 6036.

• Lifta è una testimonianza tangibile del più ampio contesto di eventi nella regione durante il 1947/48. Lifta può essere un luogo vitale per la contemplazione e la comprensione del concetto di continuità storica.

• Il valore storico di Lifta coincide con il suo rappresentare la memoria della sua originaria comunita’ multiculturale nella quale etnie (musulmani, ebrei, cristiani) e religioni diverse convivevano in una sana uguaglianza civile tra i suoi abitanti e le comunità limitrofe. Se Lifta potesse essere ripianificata con la dovuta attenzione alla preservazione della sua memoria, si potrebbe offrire una possibilità unica per l'avvio di un nuovo dialogo riconciliatorio.

Obiettivo della petizione:

Questa petizione mira a salvare Lifta attraverso il World Monuments Fund, tra gli altri, e a richiamare l'attenzione su questo sito che è stato minacciato da incuria, vandalismo e dalla occupazione forzata da parte dei coloni estremisti.

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